Il 15 settembre i negoziatori di Washington, al lavoro a Madrid per trovare una soluzione alla possibile messa al bando di TikTok negli Stati Uniti, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo quadro con i colleghi cinesi, scrive lo Straits Times. Secondo la legge, infatti, per stare sul mercato statunitense la cinese ByteDance, proprietaria della piattaforma di social network, deve venderla a un’azienda americana, pena il blocco di TikTok. Il presidente statunitense Donald Trump ha spostato più volte la data entro cui la vendita doveva avvenire. In un post sui social media Trump ha annunciato un accordo con “una certa azienda che i giovani del nostro paese volevano salvare. Saranno molto felici!”, aggiungendo che il 19 settembre ne parlerà con il presidente cinese Xi Jinping. Ma secondo Pechino, scrive il Financial Times, lo spinoff statunitense di TikTok userà l’algoritmo cinese. Una fonte del quotidiano specifica che la piattaforma userà in parte l’algoritmo cinese, che però sarà addestrato negli Stati Uniti. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1632 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati