Le scontro tra Russia e Unione europea si arricchisce di un nuovo capitolo. Il 1 settembre l’aereo che trasportava la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ( nella foto ) in Bulgaria è stato costretto a effettuare un atterraggio senza il supporto satellitare, solo con le mappe analogiche, dopo che il sistema Gps dell’aeroporto di Plovdiv era stato messo fuori uso da un’interferenza esterna. Come scrive il Financial Times, l’intelligence di Sofia ha rivelato che dietro all’anomalia potrebbe esserci un sabotaggio orchestrato dalla Russia. Negli ultimi mesi ai confini orientali dell’Unione ci sono stati diversi casi di disturbi ai segnali di navigazione elettronica ( jamming ) e di alterazione delle posizioni rilevate degli aerei ( spoofing ), estremamente pericolosi per la sicurezza dei voli. Secondo i servizi bulgari, si tratterebbe di una nuova tattica nella guerra ibrida condotta dai russi contro l’Europa. Sull’episodio Bruxelles ha aperto un’indagine. “Le bombe sulla rappresentanza europea a Kiev e il sabotaggio del volo di von der Leyen sono provocazioni che mandano un messaggio forte e chiaro: possiamo colpirvi quando vogliamo. E dimostreremo al mondo che sulle politiche di sicurezza l’Unione è una tigre di carta”, scrive la Zeit. “Come deve rispondere l’Europa? È semplice: deve difendersi. Ma con molta più convinzione di quella mostrata finora”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati