Era il 2012. Damon Albarn è salito su un treno con decine di musicisti africani per un tour nel Regno Unito: era l’Africa Express, progetto nato nel 2005 in Mali per favorire collaborazioni interculturali. Un viaggio musicale senza confini, che negli anni ha coinvolto artisti come Paul McCartney, Brian Eno e Fatoumata Diawara. La nuova tappa è l’album Africa Express presents… Bahidorá: registrato in Messico nel 2024, è in uscita l’11 luglio e sarà presentato in anteprima l’8 luglio a Ostia Antica, alle porte di Roma. Per la prima volta sono stati coinvolti anche artisti latinoamericani. “Quando ho fondato l’Africa Express ero infastidito da eventi come il Live 8, che si rivolgevano all’Africa ma coinvolgevano soprattutto musicisti occidentali. Io invece voglio mescolarmi con gli altri musicisti, bere e mangiare con loro. E sono fortunato. In questi anni ho conosciuto artisti straordinari. Alcuni di loro, purtroppo, non ci sono più. Ma erano persone magiche”, dice Damon Albarn in collegamento da Londra. Il suo pensiero, probabilmente, va al batterista nigeriano Tony Allen, morto nel 2020. Tra i momenti migliori del disco Albarn cita Soledad, registrata con la messicana Luisa Almaguer, artista trans dotata di una splendida voce baritonale. Baba Sissoko, maestro maliano del tamani, duetta con Almaguer in Adios amigos, brano che chiude il disco parlando di pace. “Abbiamo inciso Adios amigos al primo colpo, Luisa è stata eccezionale. Lei cantava in spagnolo, io in bambara”, spiega Sissoko.
Giovanni Ansaldo,
Internazionale
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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati