Il pianeta si sta riscaldando e i ghiacci del polo nord si sciolgono. Questo fenomeno potrebbe cambiare la vita sulla Terra come la conosciamo, ma è anche visto come una grande opportunità da potenze politiche ed economiche. Tre libri illustrano in modo inquietante cosa sia in gioco per la regione artica e per il mondo intero. In The north pole l’esploratore norvegese Erling Kagge (che ha raggiunto il polo, con gli sci, nel 1990) racconta la lunga storia delle spedizioni artiche a partire da quella dell’astronomo e geografo greco Pitea. In Ends of the Earth, il cacciatore di fossili statunitense Neil Shubin ha raccolto le ultime scoperte scientifiche fornendo una miniera di informazioni sull’Artico e immaginando le conseguenze, più o meno apocalittiche, dello scioglimento della calotta polare. Infine in Arctic passages, il giornalista Kieran Mulvaney s’interessa alle rivalità geopolitiche che il disgelo sta innescando. Tutti e tre concordano nel dire che il futuro del polo è tutt’altro che predeterminato e studiarlo è un compito di vitale importanza. The Economist
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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati