Una legge sul fine vita
◆ Leggo con piacere che nel Regno Unito la camera dei comuni ha approvato un progetto di legge che legalizza il suicidio assistito per gli adulti malati terminali che lo richiedono (Internazionale 1620). Riusciremo mai a farlo anche in Italia? A tal proposito segnalo la raccolta firme per una proposta di legge sull’eutanasia legale promossa dall’associazione Luca Coscioni.
Martina
L’Italia cerca rimedi alla crisi demografica
◆ Ho letto con interesse l’articolo di Amy Kazmin sull’iniziativa della regione Puglia di stanziare soldi pubblici per il congelamento degli ovociti (Internazionale 1620) e sono rimasta delusa dalla superficialità con cui viene trattato un tema di così grande rilevanza. La tecnica del freezing ovocitario non è affatto promettente come viene prospettata per l’elevato tasso di ovociti che degenerano durante la conservazione e richiede un trattamento medico tutt’altro che insignificante, cioè un intervento chirurgico dopo la stimolazione ormonale. Inoltre, i dati indicano un basso numero dell’uso degli ovociti congelati perché spesso si preferisce tentare un concepimento naturale. Mi sembra l’ennesimo tentativo di distrarre le donne e le coppie dal nucleo del problema, ovvero l’impossibilità di garantirsi una gravidanza quando si vuole. Si parla poco di quanto l’età avanzata della coppia possa essere alla base delle difficoltà legate all’arrivo di un figlio, con o senza congelamento ovocitario, e nulla si dice dell’enorme sofferenza, stress e costi correlati alla procreazione medicalmente assistita, che viene invocata come soluzione, quando la soluzione è altrove.
Anna Colucci
Io e il mio censorecinese
◆ Che bello l’articolo di Murong Xuecun (Internazionale 1619). L’ho letto e riletto, ho amato il personaggio di Liu Lipeng e lo stile narrativo di Xuecun. Quello che descrive non è il futuro distopico di Orwell, questo 1984 accade oggi e ce l’abbiamo sempre più vicino anche geograficamente. Vorrei tanto che questo autore fosse tradotto e pubblicato anche da noi, non riesco a leggere un intero libro in lingua, purtroppo.
Mina Polesinani
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1620, a pagina 92, il film di Sam Mendes citato da Claudia Durastanti nella rubrica è American beauty; su Internazionale 1619, a pagina 89, l’ultimo libro di Isabel Allende non è Violeta, ma Il mio nome è Emilia del Valle (recensito a pagina 82).
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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati