Il 21 giugno, in occasione della visita dell’inviato speciale della Casa Bianca Keith Kellogg, il presidente bielorusso Aleksandr Lukašenko ha graziato 13 prigionieri politici. Tra loro c’è Sergei Tikhanovsky, leader dell’opposizione, in carcere dal 2020 dopo essere stato condannato a 18 anni con l’accusa di aver ostacolato lo svolgimento delle elezioni presidenziali. La visita di Kellogg è il primo incontro in cinque anni tra una delegazione statunitense e Lukašenko che, con la liberazione dei detenuti, cerca di ottenere un allentamento delle sanzioni internazionali, scrive il quotidiano francese Le Monde. Nella foto Sergei Tikhanovsky con la moglie a Vilnius, Lituania, 21 giugno 2025. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1620 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati