A quasi un anno dai disordini del luglio 2024 nel nord nell’Inghilterra, il Regno Unito torna a essere teatro di violente proteste contro gli immigrati. Il 9 giugno a Ballymena, in Irlanda del Nord, alcune centinaia di persone hanno dato alle fiamme negozi e case abitate da immigrati e si sono scontrate con la polizia. Il 10 giugno i disordini si sono allargati ad altre zone. A innescare la violenza è stato un tentativo di stupro, in cui sono coinvolti due ragazzi di origine straniera. “Sembrava una scena dei primi anni del conflitto nordirlandese, quando le famiglie venivano cacciate dalle loro case per l’appartenenza religiosa”, scrive il Belfast Telegraph. “Il razzismo di oggi somiglia stranamente al settarismo del 1969”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1618 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati