Quando si tratta di libri di seconda mano sembra inutile sapere cosa ne pensano gli autori. Eppure sono proprio loro i più preoccupati per la diffusione di un fenomeno che sta silenziosamente cannibalizzando il mercato editoriale. Solo i libri nuovi infatti portano qualche tipo di guadagno agli scrittori e alle case editrici. Negli ultimi dieci anni il mercato dei libri usati è aumentato del 30 per cento. Cresce da tutte le parti: salgono infatti gli acquirenti, le copie vendute e il totale dei soldi spesi per comprarli. Un romanzo su quattro viene acquistato di seconda mano, cifra che raddoppia quando si tratta di romanzi gialli. Ma nessun settore ne è immune. Inoltre, contrariamente a quello che si può pensare, non c’entra niente l’accesso alla letteratura ostacolato dal costo dei libri. La maggioranza delle persone che acquistano libri usati fa parte delle classi più abbienti. E ad arricchirsi sono soprattutto i siti di commercio online. Ci sono delle soluzioni, non per forza a favore degli autori. Basterebbe garantire che il sistema editoriale riesca a sopravvivere. Le Monde
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Questo articolo è uscito sul numero 1617 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati