C’è un momento in Caroline 2 in cui i Caroline si spaccano letteralmente a metà: Coldplay cover è stata registrata in due stanze separate, e in ognuna si suonava una canzone diversa. Il fatto che il brano risulti comunque unitario e abbia un forte impatto emotivo dimostra quanto i loro autori siano bravi. Il debutto del 2022 della band britannica era fantastico ma era l’opera di otto musicisti talentuosi, mentre questo disco è un’opera fantastica di gruppo. Certo, ogni musicista ha il suo spazio e ogni canzone ci cattura con uno strumento diverso, ma c’è di più. La forza del disco è nella sua natura collettiva, nello stile di brani scritti da tanti musicisti – in Tell me I never knew that è ospite anche la collega Caroline Polachek ma che suonano comunque coesi. È come se ognuno di loro sapesse esattamente quale dev’essere lo stato d’animo da raggiungere. Il risultato è di una bellezza assoluta, cinematografica, inaspettata e potente, anche nei momenti di quiete.
Lucy Harbron, Far Out

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Questo articolo è uscito sul numero 1617 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati