◆ L’articolo di Naomi Klein e Astra Taylor (Internazionale 1613) è una denuncia più che legittima e necessaria della durissima verità di questo oscuro periodo storico. I fascisti dell’apocalisse sono persone che non hanno nessuna pietà, nessuna considerazione dell’essere umano, s’interessano solo al potere e alla ricchezza personali.
Giulio Buonomini

◆ Ho letto l’appello pubblicato da Mediapart per chiedere all’Europa di opporsi al governo israeliano (Internazionale 1613). Il pretesto della sicurezza usato da Netanyahu si è trasformato sempre in distruzione di massa e diventerà un trasferimento forzato di civili. Continuo a chiedermi cosa si stia aspettando per fermare questa atrocità. Quando leggo la frase “bambini amputati senza anestesia” spero che almeno l’Unione europea ci sorprenda con una mossa risolutiva. Ma la mia è una speranza che si spegne in fretta. Israele fa quello che vuole dove vuole, non solo grazie a chi potrebbe ostacolarlo e non lo fa, ma anche per merito di persone che, pur proclamandosi pacifiste, invocano giustizia per il popolo ebraico. Troviamo il modo di dare un senso all’oggi, altrimenti il progetto di occupazione israeliano andrà avanti.
Morgana Cartarasa

◆ Ho 19 anni e sono un democratico convinto. Leggendo l’articolo di David Begrich (Internazionale 1613) mi si è gelato il sangue nelle vene. Non condivido la proposta di escludere i politici dell’Afd da ogni attività pubblica per timore della potenziale “anti-democraticità” di questo partito di estrema destra. Questo atteggiamento è esattamente uno dei primi passi di molti regimi totalitari per reprimere la diversità di opinione politica.
Francesco Leone Belloni

◆ È il secondo anno che partecipiamo al festival di Internazionale Kids e, come l’anno scorso, torniamo a casa con tanti sorrisi, cuori gonfi di emozioni, occhi ancora un po’ lucidi. Soprattutto è confortante sapere che esiste un festival così per le nostre ragazze di 11 e 13 anni. E grazie anche a Reggio Emilia, città perfetta per questa manifestazione. All’anno prossimo!
Igor

◆ Su Internazionale 1608, a pagina 106, i casi e i morti di colera denunciati dall’Oms non si riferiscono alla Namibia, ma all’Angola.

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