Il 19 aprile un tribunale di Tunisi ha condannato circa quaranta persone – tra cui oppositori politici, avvocati, imprenditori e difensori dei diritti umani – a pene detentive tra 13 e 66 anni in un processo per cospirazione contro il presidente Kais Saied. La maggior parte delle persone condannate è in carcere da due anni, altre sono libere o in esilio. Kapitalis riferisce che i loro avvocati hanno denunciato un processo inedito e ingiusto, e hanno definito le sentenze “fabbricate” e “infondate”, arrivate senza aver avuto accesso ai documenti e in assenza di prove fondamentali.
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Questo articolo è uscito sul numero 1611 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati