Terremoti Un terremoto di magnitudo 7,3 ha colpito Port Vila, la capitale di Vanuatu, distruggendo diversi edifici e provocando almeno 14 vittime. Altre scosse sono state registrate in Cile, in Indonesia e in California.
Nuove specie Nel 2023 nella regione del Grande Mekong sono state identificate 234 nuove specie, afferma un rapporto del Wwf: 173 piante, 26 rettili, 17 anfibi, 15 pesci e tre mammiferi. Tra queste c’è il gimnuro di Dalat (Hylomys macarong, nella foto), un piccolo mammifero imparentato con i ricci caratterizzato dai lunghi denti (macarong significa vampiro in vietnamita). La regione, che comprende Cambogia, Laos, Birmania, Thailandia e Vietnam, ha uno dei più alti tassi di biodiversità al mondo, ma è anche minacciata dalla deforestazione, dalla costruzione di infrastrutture e da altre attività umane, e molte delle 3.600 nuove specie di piante e vertebrati identificate dal 1997 sono considerate a rischio di estinzione.
Cicloni Il ciclone Chido ha investito le isole dell’oceano Indiano sudoccidentale e la costa sudorientale dell’Africa, provocando gravi danni e 63 morti accertati. A Mayotte, dove il ciclone ha devastato le baraccopoli abitate soprattutto da migranti, le vittime potrebbero essere centinaia.
Frane Il bilancio delle frane che hanno travolto alcuni villaggi nell’est dell’Uganda alla fine di novembre è salito ad almeno 36 vittime. Decine di persone restano disperse.
Petrolio Due petroliere sono affondate durante una tempesta nello stretto di Kerč, tra la Russia e la Crimea, creando una chiazza di petrolio che ha contaminato almeno trenta chilometri di costa.
Tempeste Una tempesta di sabbia ha investito la provincia del Khuzestan, in Iran, provocando la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici.
Siccità Alla sedicesima conferenza delle Nazioni Unite sulla desertificazione, che si è chiusa il 14 dicembre a Riyadh, in Arabia Saudita, i paesi partecipanti non sono riusciti a concludere un accordo internazionale sulla lotta alla siccità. I colloqui riprenderanno nel 2026 in Mongolia.
Iceberg A23a (nella foto), l’iceberg più grande del mondo con una superficie di 3.800 chilometri quadrati e uno spessore di quattrocento metri, ha ricominciato ad allontanarsi dalle coste dell’Antartide dopo essere stato bloccato per mesi in un vortice al largo delle Orcadi meridionali.
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Questo articolo è uscito sul numero 1594 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati