Nella provincia del Saskatchewan, in Canada, sono state trovate 751 tombe non contrassegnate sul terreno di una vecchia indian reservation school , una scuola per bambini nativi attiva tra il 1899 e il 1997. Non è ancora chiaro se i resti siano tutti di bambini o appartengano anche a degli adulti. “Solo qualche settimana fa i resti di 215 bambini erano stati trovati nel terreno di una vecchia scuola nella British Columbia, e la scoperta aveva riportato al centro del dibattito nazionale le ingiustizie e il razzismo contro le popolazioni native”, scrive il Globe and Mail. Le indian residential school erano organizzate in una rete dal governo canadese e amministrate dalla chiesa cattolica. Tra il 1883 e il 1996 quasi 150mila minori furono sistemati in questi istituti per assimilare la cultura bianca e dimenticare quella nativa. Abusi ed emarginazione erano la norma. Spesso i ragazzi si ammalavano di tubercolosi, morbillo, influenza e altre malattie contagiose. La scoperta delle tombe ha fatto aumentare la pressione sulla chiesa cattolica per rendere pubblici i registri degli istituti che gestiva e per riconoscere il suo ruolo in quello che nel 2015 una commissione indipendente ha definito un “genocidio culturale”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati