Entrata in funzione il 1 giugno, la Procura europea (Eppo, incaricata di vigilare sull’uso dei fondi strutturali e di combatte corruzione, frodi e riciclaggio di denaro) sta già facendo sentire la sua influenza. L’11 giugno il primo paese visitato dalla procuratrice capo, la romena Laura Codru t , a Kövesi ( nella foto ), è stato la Bulgaria, dove l’11 luglio si voterà per rinnovare il parlamento e dove la corruzione è un grave problema. Kövesi è arrivata a Sofia mentre erano in corso le proteste contro il procuratore generale Ivan Gešev, accusato di favorire il clima d’impunità nel paese. Pochi giorni prima la procuratrice aveva bocciato sei dei dieci candidati bulgari proposti per l’Eppo. Durante la visita ha invitato i bulgari a denunciare alla nuova struttura i casi di corruzione di loro conoscenza. Tuttavia, scrive Dnevnik, “nella nostra società ci sono aspettative irrealistiche sul fatto che l’Eppo possa in pochi giorni aprire un fronte contro tutti i corrotti”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati