Le autorità giudiziarie tailandesi stanno valutando l’ipotesi di concedere ai carcerati la libertà vigilata anticipata per contrastare il dilagare dei contagi nelle strutture penitenziarie sovraffollate, scrive il Nikkei Asia. Nel paese, toccato solo lievemente dalla prima ondata della pandemia, il numero dei casi positivi sta aumentando rapidamente, soprattutto nelle prigioni (dove si è registrato il 15 per cento dei contagi totali) e tra i lavoratori edili. Per le organizzazioni in difesa dei diritti umani, che da almeno un anno chiedono misure per tutelare la salute dei detenuti, la notizia è positiva ma tardiva. Le carceri tailandesi hanno una capacità complessiva di 110mila posti, ma vi sono rinchiuse 307mila
persone.
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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati