Mathias I, il capo della chiesa ortodossa etiope, è stato uno dei pochi in Etiopia a criticare apertamente la guerra in Tigrai. In un video pubblicato online il 7 maggio condanna la “barbarie” e “il tentativo di cancellare i tigrini dalla faccia della Terra”, aggiungendo che i suoi appelli sono stati “censurati”. Alcuni vescovi hanno preso le distanze dal patriarca. “La guerra è entrata nel sesto mese. I danni materiali e alle persone non sono stati stimati, ma sono enormi. Ogni giorno riceviamo nuovi resoconti di atrocità e crimini di guerra. È il momento di pensare a una via d’uscita”, scrive il sito Addis Standard.

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Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati