Nove persone, sette bambini e due adulti, sono state uccise in una sparatoria in una scuola di Kazan, nella repubblica autonoma del Tatarstan. Ad aprire il fuoco con un’arma legalmente detenuta, spiega Ria Novosti, è stato un ex alunno di 19 anni, Ilnaz Galjaviev. Subito dopo la strage il presidente Vladimir Putin ha ordinato una stretta sul possesso di armi da parte di
civili.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati