John Keats coniò il termine “capacità negativa”, intesa come la capacità di restare sospesi tra dubbi e incertezze, opposta al desiderio di trovare soluzioni razionali. Le idee del giovane poeta hanno influenzato la cultura nei duecento anni successivi e Marianne Faithfull gli ha dedicato addirittura un album nel 2018. She walks in beauty è un progetto nato dalla passione, nel quale la cantante britannica legge undici poesie romantiche su ambientazioni costruite da Warren Ellis, storico architetto sonoro dei Bad Seeds. Faith­full potrebbe leggere un documento legale e farlo sembrare bello. È un’insolita fusione tra lieder e musica ambient, grazie alla sensibilità che Ellis ha già mostrato in Ghosteen di Nick Cave. L’incessante ninna nanna della voce che dà l’impronta a tutto il disco sembra però un reading di poesia durato troppo. Inoltre in un’epoca in cui si ascoltano esperimenti eccitanti con lo spoken word, l’uso che se ne fa in questo disco è sconcertante. Nonostante questo Faithfull ed Ellis invitano la nostra immaginazione ad andare indietro nel tempo. L’album nasce dalle polarità che la vita condivide con la poesia romantica: la morte e la meraviglia. Se avete conosciuto la seconda, l’ultimo anno ci ha ricordato che la prima non è mai lontana. Ma la meraviglia è ancora lì, nello stesso cielo azzurro che ha affascinato gli scrittori del passato.

Daniel Felsenthal,
Pitchfork

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Questo articolo è uscito sul numero 1408 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati