Una ragazza scomparsa, un guardone, una madre distrutta dal dolore e da una malattia, un detective tosto con un carico di lavoro eccessivo. Tutto questo sullo sfondo nero come la pece di una piccola città della Pennsylvania dove dilaga l’uso degli oppioidi, si lavora solo per tirare avanti e l’angoscia si respira a pieni polmoni. Nelle mani sbagliate questo eccesso di infelicità potrebbe schiacciare lo spettatore. È già capitato con tante produzioni grandi e piccole. Certo, in quelle non c’era Kate Winslet (al suo meglio), sostenuta da un ottimo cast (Guy Pearce, Evan Peters, Jean Smart).
The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1406 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati