Il principale candidato dell’opposizione alle presidenziali dell’11 aprile, Saleh Kebzabo, si è ritirato il 1 marzo. Accusa il capo dello stato Idriss Déby (candidato a un sesto mandato) di usare la forza per intimidire gli avversari e denuncia la “militarizzazione della politica”, scrive Jeune Afrique. Il giorno prima almeno tre persone erano morte a N’Djamena nel corso di una sparatoria scoppiata quando la polizia era andata ad arrestare un altro candidato dell’opposizione, Yaya Dillo. Le vittime sono la madre di Dillo e due soldati. Dillo è accusato di aver diffamato la moglie di Déby.

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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati