Sono tre i manifestanti uccisi dalla polizia finora in Birmania, dove le proteste contro il regime militare continuano dal 1 febbraio. L’esercito per ora sembra voler evitare la repressione nel sangue e, scrive Frontier Myanmar, sta cercando l’appoggio dei leader delle minoranze etniche. I generali sperano di far leva sulla loro delusione per le promesse disattese del governo di Aung San Suu Kyi, che si era impegnata a mettere fine ai conflitti armati con le milizie etniche. I generali, però, finora non hanno riscosso grande successo nel cercare di convincere i partiti delle minoranze ad accettare ruoli nel governo, anche se queste formazioni non hanno condannato il golpe.
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Questo articolo è uscito sul numero 1398 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati