Il primo ministro georgiano Giorgi Gakharia si è dimesso il 18 febbraio perché contrario all’arresto del politico di opposizione Nika Melia, voluto invece dal suo partito, Sogno georgiano (Sg). Il 22 febbraio è stato nominato un nuovo premier, Irakli Garibashvili, e poche ore dopo Melia è finito in carcere. E ra stato condannato agli arresti domiciliari per il suo ruolo nelle violente proteste antigovernative del giugno 2019 ( nella foto ), e li aveva poi violati. Il suo partito, il Movimento nazionale unito, contesta i risultati delle elezioni dello scorso ottobre e guida il boicottaggio del parlamento. Secondo Ukrainska Pravda, la crisi rallenterà l’avvicinameto della Georgia all’occidente.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1398 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati