I paesi che producono petrolio e gas rischiano un brusco calo delle entrate man mano che il mondo cercherà di dipendere meno dai combustibili fossili. Secondo un rapporto del gruppo di studio Carbon tracker, “i governi di alcuni paesi potrebbero perdere almeno il 51 per cento delle loro entrate”. Lo studio stima che entro il 2040 la perdita complessiva potrebbe essere di circa tredicimila miliardi di dollari. “Carbon tracker descrive il suo rapporto come un grido d’allarme per i paesi produttori di petrolio e per le autorità internazionali, che attualmente hanno programmato tutte le loro attività partendo dal presupposto che la domanda globale di greggio sarebbe cresciuta fino al 2040”, scrive la Bbc.
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati