“Abbiamo bloccato gli ingressi e non li riapriremo, non vogliamo che venga costruita una miniera d’oro”, dice nel video l’attivista armeno Gerasim Musheghyan. “Vivere qui significa rischiare la propria salute e perdere anni della propria vita”, aggiunge Arthur Grygoryan, un altro attivista.
Nel 2016 la multinazionale Lydian International Ltd. ottiene il permesso di costruire una miniera per l’estrazione dell’oro vicino al monte Amulsar, nel sud dell’Armenia. Due anni dopo, a seguito della rivoluzione di velluto, un cambiamento al vertice del potere porta al governo Nikol Pashinyan, leader dell’opposizione che in passato si era schierato contro la miniera a causa dei rischi ambientali connessi.
Nonostante questo e uno studio di impatto ambientale che ha confermato la presenza di pericoli, ancora non si è presa una decisione sul futuro del progetto. Se da una parte, infatti, si teme per la salute e per l’ambiente, dall’altra il paese ha un forte bisogno di attrarre investitori stranieri.
Da anni alcuni attivisti della zona, famosa anche per le sue acque termali, bloccano l’accesso alla miniera per assicurarsi il diritto a un’acqua pulita.
Il video di Giovanni Culmone e Alexander Damiano Ricci.
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