Il tifone Kalmaegi, il più mortale di quest’anno nelle Filippine, ha causato almeno 142 morti e 127 dispersi, hanno riferito il 6 novembre le autorità. Il tifone si sta ora dirigendo verso il Vietnam.
L’ufficio nazionale della protezione civile ha confermato il 6 novembre 114 decessi, ma poco dopo le autorità della provincia di Cebu, la più colpita, hanno riferito di 28 morti aggiuntivi. Circa 500mila persone risultano attualmente sfollate nel paese.
A Liloan, una città dell’isola di Cebu, almeno 35 persone sono morte nelle alluvioni causate dal passaggio del tifone.
Sulla vicina isola di Negros, dove i decessi sono stati almeno 30, le piogge torrenziali hanno causato una colata di fango vulcanico che ha seppellito alcune case a Canlaon.
Tra le vittime del tifone ci sono anche sei membri dell’equipaggio di un elicottero militare precipitato sulla grande isola di Mindanao, nel sud del paese, durante le operazioni di soccorso.
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Benison Estareja, del servizio meteorologico nazionale, ha dichiarato all’Afp che le precipitazioni causate dal passaggio del tifone sono state di 1,5 volte superiori alla quantità che cade in media sull’isola di Cebu durante l’intero mese di novembre, un fenomeno che si verifica “una volta ogni vent’anni”.
La forte urbanizzazione delle zone colpite ha reso il tifone ancora più mortale, ha aggiunto.
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha proclamato il 6 novembre lo “stato di calamità nazionale”, autorizzando il governo a sbloccare dei fondi per gli aiuti umanitari e a bloccare i prezzi dei beni di prima necessità.
Fung-wong in avvicinamento
Kalmaegi si sta ora dirigendo verso il Vietnam, dove dovrebbe toccare terra la sera del 6 novembre, provocando onde alte fino a otto metri, secondo il servizio meteorologico nazionale.
Dall’inizio dell’anno le Filippine sono state colpite da venti tifoni o tempeste tropicali. Il ventunesimo, Fung-wong, si trova attualmente 1.500 chilometri a est dell’arcipelago e si sta dirigendo verso l’isola principale di Luzon.
Secondo gli scienziati, il cambiamento climatico causato dalle attività umane sta aumentando l’intensità e la frequenza degli eventi estremi.