Agnes Chow, l’attivista arrestata nel 2020 per aver partecipato alle manifestazioni antigovernative del 2019 a Hong Kong e rilasciata su cauzione nel 2021, ha annunciato che non rientrerà dal Canada, dove si trova da settembre per motivi di studio. Chow è inquisita per “collusione con forze straniere contro la sicurezza nazionale” e su Instagram ha raccontato di aver dovuto andare in Cina scortata dalla polizia per ritirare il passaporto e poter partire. In Cina ha dovuto visitare una mostra sui risultati raggiunti dal paese dopo le riforme economiche degli anni settanta e la sede dell’azienda tecnologica Tencent, dove l’hanno fatta posare per delle foto. “Se resto zitta quelle immagini potrebbero essere usate come prova del mio ‘patriottismo’”, ha scritto.
Agnes Chow rimane all’estero
Il primo matrimonio lgbt+
Il Nepal ha registrato il primo matrimonio lgbt+. Il paese ha una delle legislazioni più avanzate dell’Asia meridionale sui diritti delle persone omosessuali e trans. Dal 2007 vieta le discriminazioni basate sul genere o sull’orientamento sessuale.
Terrorismo all’università
Quattro persone sono state uccise e 42 sono rimaste ferite in un’esplosione durante una messa cattolica nella palestra dell’università dello stato di Mindanao a Marawi, la più grande città a maggioranza musulmana del paese. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo Stato islamico (Is) con un messaggio su Telegram ed era stato preceduto da operazioni militari contro i gruppi locali vicini all’Is. Per questo, secondo le autorità, l’attacco potrebbe essere stato una vendetta. Nel 2017 Marawi era stata occupata per cinque mesi da miliziani legati all’Is.
Incontri ravvicinati
Nel 2023 ci sono stati 193 attacchi di orsi contro esseri umani, il numero maggiore dal 2006. Sono rimaste coinvolte 212 persone e sei sono morte. Normalmente gli orsi vanno in letargo tra la fine di novembre e dicembre, ma molti esemplari continuano a vagare in cerca di cibo per tutto l’inverno. I confini tra gli orsi e la popolazione sono meno netti, perché le aree un tempo coltivate sono ormai abbandonate a causa dello spopolamento delle zone rurali, spiega Nikkei Asia. Il numero di esemplari in Giappone è passato dai 15mila del 2012 ai 44mila del 2023. La cifra non include l’Hokkaido, dove si stima che ne vivano 12mila. Nella città di Akita, capoluogo dell’omonima prefettura nel nord del Giappone che ha registrato il più alto numero di attacchi, i bambini vanno a scuola armati di campanellini per tenere lontani gli orsi. ◆
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