C’è una nuova casa editrice in città. In realtà non è nuova nel mondo. La casa editrice si chiama Noi ed è il volto italiano della brasiliana Nós, diretta da Simone Paulino che in Brasile ha fatto un lavoro di scouting editoriale incredibile. Paulino, che ha un amore sconfinato per Francia, Italia e Portogallo, ha deciso di rilanciare la sua Nós in Europa, nei paesi del suo cuore. Oltre all’impegno della fondatrice, Noi arriva anche grazie a Roberto Parmeggiani, intellettuale italiano, ponte tra il nostro paese e il Brasile. E arriva nella narrativa per l’infanzia, anche se in seguito è prevista una collana per adulti. I primi tre titoli hanno il compito di riassumere gli intenti culturali che Paulino e Parmeggiani si sono prefissati: ovvero far conoscere la complessità del Brasile e in generale della lusofonia in un’Italia che in passato è stata legata al Brasile e che ora deve rinsaldare questo rapporto. I tre titoli sono Il ragazzo, il fischio e il crocevia di Afonso Borges, Poco è tanto di Ana Lasevicius e Ionit Zilberman, e Marina e il mostro. Quest’ultimo è un albo sul guardare in faccia i propri mostri, ma anche sulla bellezza di ogni forma di vita. Il tutto accompagnato da immagini naif, piene di elementi fantasmagorici che ci fanno volare lontano.
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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati