Paulina Borsook, 2025. (Bryan Meltz, The New York Times/Contrasto)

Paulina Borsook è un nome che solo in pochi hanno già sentito. Oggi ha 71 anni, alla fine degli anni novanta era una giornalista che viveva in California, dov’era cresciuta, e raccontava la Silicon valley. Recentemente David Streitfeld sul New York Times ha scritto che negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di Borsook e del suo libro Cyberselfish, ciberegoisti, uscito nel 2000 e mai più ristampato. La ragione è che aveva previsto se non tutto, molto di quello che oggi viviamo. “Se l’empatia è ormai diventata un difetto personale sgradevole, se il capitalismo della sorveglianza è diventato la norma, se l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale viene ignorato, allora stiamo purtroppo vivendo nella cultura tecnologica che avevo previsto trent’anni fa. È terribile che avessi ragione”, ha detto Borsook al New York Times. Nel suo libro descriveva come la cultura del mondo tecnologico californiano fosse cambiata: all’inizio era egualitaria e orientata al bene comune ma nel tempo era diventata una cultura che odiava lo stato, le leggi e le regolamentazioni. In particolare Borsook era colpita dall’insofferenza per ogni forma di intervento statale. In un articolo uscito nel 1996 su Salon scriveva: “Questi sono gli eredi del più grande sussidio statale alla tecnologia che il pianeta abbia mai visto. E, come tutti gli adolescenti privilegiati e viziati, non hanno idea di come sarebbe la loro esistenza senza le ricchezze di cui godono”. Senza i soldi pubblici non sarebbero esistiti internet, l’industria dei microprocessori o le università californiane, tutte finanziate dai contribuenti. “Non direi mai che la tecnologia non ha fatto cose buone”, ha detto Borsook, “semplicemente non capisco perché debba essere accompagnata da quest’ideologia tossica. In fondo si tratta solo di strumenti.
Voglio dire, l’odontoiatria moderna è fantastica, ma il tuo dentista non pretende che lo adori”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1645 di Internazionale, a pagina 5. Compra questo numero | Abbonati