Cosa succede a Telegram? Il fondatore, Pavel Durov, è stato arrestato ad agosto in Francia con l’accusa di essere complice di veri reati, compresa la diffusione di pedopornografia. Tutto perché l’app non moderava i contenuti né collaborava con le forze dell’ordine. Dopo un mese Durov ha annunciato che avrebbe consegnato alle autorità i dati dei sospettati di attività criminali. Negli ultimi giorni il miliardario russo, da sempre schierato per la privacy totale, ha minimizzato la svolta, sostenendo che “i princìpi non sono cambiati”. Ma, come nota Wired, alcuni utenti scappano: “Gruppi di neonazisti si stanno unendo a SimpleX Chat, un’app che promette di non tracciare le identità”. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati