Dwayne Johnson non è il tipo di attore che scompare in un personaggio. Finora, qualunque fosse il ruolo, lui è sempre stato innanzitutto The Rock. Ma nel primo film in solitaria di Benny Safdie (lui e il fratello Josh si sono “separati” dopo Diamanti grezzi) Johnson si è strappato di dosso la sua patina luccicante e offre un’interpretazione nuda e cruda nei panni di Mark Kerr, pioniere delle nascenti arti marziali miste. The smashing machine, ispirato a un documentario del 2022 con lo stesso titolo, racconta l’ascesa di Kerr e la sua caduta, intossicata dagli oppioidi. È un territorio nuovo per l’attore che se la cava abbastanza bene. Fantastica e sfacciata Emily Blunt nei panni dell’esigente fidanzata di Kerr. Wendy Ide, The Observer

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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati