La giustizia polacca ha negato la richiesta di estradizione in Germania di un cittadino ucraino sospettato di aver partecipato al sabotaggio dei gasdotti Nord stream 1 e 2 nel settembre del 2022, pochi mesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Come spiega Euronews, a quanto pare la richiesta tedesca è stata respinta per motivi formali, ma il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che un’eventuale estradizione del sospettato, Volodymyr Žuravlov, non sarebbe stata nell’interesse della Polonia. E ha appoggiato la decisione del tribunale, definendola “giusta” in un post su X concluso con una frase lapidaria: “Il caso è chiuso”. Per motivi politici e strategici Varsavia è sempre stata critica verso l’infrastruttura che trasportava il gas russo in Germania. Il giudice polacco ha anche disposto l’immediata scarcerazione di Žuravlov, che era stato arrestato a Varsavia a fine settembre su mandato tedesco. Pochi giorni prima la corte di cassazione italiana aveva bloccato l’estradizione di un altro cittadino ucraino, conosciuto come Serhii K., arrestato ad agosto e sospettato di complicità nel sabotaggio.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati