Alcol, crimine, conflitti familiari, politica della strada e violenza elegante. È difficile pensare a elementi più adatti all’inconfondibile stile di scrittura di Steven Knight (Peaky blinders). E in questo dramma sulla dinastia irlandese, fondata sulla celebre birra, la sua essenza è così forte da sfiorare l’autoparodia. Racconta le conseguenze della morte di Benjamin Guinness nel 1868, il cui vuoto è colmato dai suoi quattro ricchi, dissoluti e intriganti figli. Intanto, al di là della battaglia per l’eredità di Benjamin, il movimento repubblicano si risveglia dopo la tremenda carestia di metà ottocento. The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1633 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati