I fratelli Dardenne hanno girato il loro film in una maison maternelle, luoghi che accolgono donne in difficoltà. In questa oasi di tranquillità si muovono le quattro protagoniste, ognuna con la sua storia. Jessica (Babette Verbeek), Julie (Elsa Houben), Ariane (Janaïna Halloy Fokan) e Perla (Lucie Laruelle), a cui si aggiunge la luminosa Naïma (Samia Hilmi). Come un testimone, lo spettatore segue i loro passi, scoprendo le cose nel momento in cui le scoprono loro. Non esistono il bene o il male. Solo persone che fanno quello che possono, mentre la vita va avanti, con i suoi conti alla rovescia e le decisioni urgenti da prendere. Da quest’opera si irradia un’energia dolce che, andando al cuore della sofferenza, cerca spiragli di luce.
Clarisse Fabre, Le Monde
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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 81. Compra questo numero | Abbonati