Marcelo (Wagner Moura) è un uomo in fuga (o comunque in procinto di fuggire) che attraversa il Brasile della dittatura militare a bordo di un maggiolino giallo. È vedovo, ha un bambino piccolo, non è un dissidente né un uomo di sinistra, eppure è convinto che sia arrivato il momento di lasciare il paese. Un film visivamente e drammaticamente superbo, che procede con lentezza verso un finale tragico e violento, lasciandoci assaporare tutte le tante sfumature che lo rendono qualcosa di speciale.
Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1615 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati