Lejla (Léonie Vincent) da bambina è stata rapita e tenuta prigioniera da uno sconosciuto. La vicenda, oltre a determinare la decisione di diventare criminologa, ha contribuito a farla rimanere molto vicina al padre adottivo, un detective in pensione che vive ancora nel villaggio dove è cresciuta. Quando scompare una bambina, in circostanze simili a quelle che lei aveva vissuto, Lejla e il patrigno cercano in tutti i modi di salvarla e di scoprire la verità. La miniserie della scrittrice svedese Camilla Läckberg è un thriller psicologico teso e avvincente. Tutto quello che si può chiedere a un giallo. Collider

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Questo articolo è uscito sul numero 1611 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati