Il 20 agosto il sito del Kashmir Walla, l’ultima testata indipendente del Kashmir indiano, è stato oscurato. Il giorno dopo l’autorevole settimanale, che dal 2010 raccontava la vita nella porzione di Kashmir dilaniata da un lungo conflitto, è stata sfrattata dalla sua sede di Srinagar. I suoi account social sono stati sospesi. “Fare i giornalisti in Kashmir non è mai stato facile”, scrive la reporter kashmira Arjumand Shaheen su Nikkei Asia, “c’è sempre stato il rischio di ritorsioni dei ribelli o delle autorità. La situazione è peggiorata da quando New Delhi ha rafforzato il suo controllo togliendo al Kashmir lo status di semiautonomia”, continua Shaheen. “In India molti giornali vivono delle inserzioni pubblicitarie del governo e per sopravvivere diverse testate kashmire hanno ridotto le critiche contro le autorità”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1530 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati