S. Poghosyan, Reuters/Contrasto

Gli strascichi della sconfitta nella guerra con l’Azerbaigian in Nagorno Karabakh, vissuta dal paese come una capitolazione inaccettabile, hanno innescato in Armenia una gravissima crisi politica. Il 25 febbraio le forze armate hanno chiesto le dimissioni del premier Nikol Pashinian ( nella foto ), che per tutta risposta ha preteso la rimozione del capo di stato maggiore Onik Gasparian e ha convocato una manifestazione, accusando i militari di tentato golpe. Per risolvere lo stallo, il 1 marzo Pashinian ha poi aperto alla possibilità di un voto anticipato.

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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati