Il 15 febbraio alcuni razzi hanno colpito Erbil, nel Kurdistan iracheno, uccidendo un contractor civile straniero e ferendone altri cinque, tra cui uno statunitense. Il bersaglio era la zona dell’aeroporto, dove c’è una base della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. A rivendicare l’attacco è stato un gruppo sciita poco noto, Saraya awliyaa al dam (Brigate dei guardiani del sangue), che si oppone a quella che definisce “l’occupazione statunitense” dell’Iraq, scrive Al Jazeera. Il 14 febbraio la Turchia aveva annunciato la detenzione di 718 persone accusate di avere legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Secondo Ankara il giorno precedente il gruppo aveva ucciso tredici prigionieri turchi nel nord dell’Iraq.
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati