Alessandro Chiappanuvoli

È uno scrittore. Il suo blog è chiappanuvoli.wordpress.com

Cosa resta dopo un’estate di incendi in Abruzzo

Decine di roghi hanno devastato una delle zone più verdi e belle d’Italia. Al posto di alberi e animali ora ci sono cenere e carbone. Leggi

Perché gli sfollati del terremoto sono ancora senza casa

Le strutture consegnate a chi ha perso la casa dopo le scosse registrate nell’Italia centrale l’anno scorso sono circa 400 su 3.772 richieste. Ecco come la burocrazia frena la ricostruzione. Leggi

La prevenzione del terremoto è una questione culturale e politica

Il terremoto è più che lo scuotimento della terra, è un fenomeno complesso: quando colpisce un territorio abitato, da evento naturale assume la connotazione di evento sociale. I danni che causa non interessano solo il patrimonio edilizio, ma la totalità delle strutture sociali. Come per ogni calamità, il momento distruttivo è l’acme di un processo di lungo periodo che coinvolge l’attività preventiva, quella dell’emergenza e la fase di ricostruzione. Leggi

L’emergenza del terremoto non deve strapparci anche i ricordi

La prima strada per raggiungere Campotosto è stata aperta solo nel pomeriggio del 20 gennaio, così la mattina dopo insieme al fotografo Antonio Di Cecco ci siamo messi in viaggio. Lui è originario di Mascioni, una frazione di Campotosto, io ho un pezzo d’infanzia legato a quei luoghi simile a uno scatolone riposto in cantina. Leggi

Gli sfollati del terremoto tra disagio e voglia di una vita normale

Negli alberghi e nei residence della costa adriatica sono ospitate migliaia di persone che hanno dovuto abbandonare le aree colpite dal terremoto nell’Italia centrale. Reportage da San Benedetto del Tronto e da Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, dove si cerca di dare un’accoglienza adeguata a queste persone. Leggi

Dopo il terremoto Amatrice prova a ripartire ma si sente abbandonata

Scrivo a cavallo delle scosse di terremoto che il 26 e il 30 ottobre hanno di nuovo colpito il centro Italia. La situazione di Amatrice e del suo comprensorio è comune a ogni altra zona rurale del cratere sismico dove l’economia è legata alla terra e all’allevamento di bestiame. E dove l’economia deve ripartire per resistere al destino svilente a cui vanno incontro i paesi dell’Appenino: lo spopolamento, l’abbandono. Leggi

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