Era il simbolo della ricchezza e della creatività degli Stati Uniti. Oggi ha un deficit enorme e un governo paralizzato. L’ottava economia del mondo è in ginocchio
“Se è ancora capace di imparare una lezione – e il sorpasso della destra in tutta Europa gliene ha data una – la sinistra dovrà interrogarsi sulla sua sconfitta, sulle cause profonde dell’indifferenza con cui viene abbandonata dai suoi naturali sostenitori: i poveri, i bisognosi, ma anche i sognatori. Non è possibile votare a sinistra se la sinistra ha smesso di esistere. Il paradosso è che alla guida di un paese che per moltissimo tempo è stato imperialista e conservatore oggi c’è Barack Obama. E una politica che cerca a malapena di salvare le ragioni di un capitalismo senza regole e pronto a divorare se stesso ci sembra quasi la realizzazione di un sogno di sinistra. Scommetto che molti progressisti, socialisti, comunisti, si chiedono: ‘E se Obama fosse il leader del mio partito?’. Forse è quella che chiamiamo l’ironia della storia. O forse, semplicemente, è l’importanza del fattore personale”. José Saramago, 9 giugno 2009 Leggi
Era il simbolo della bellezza, della ricchezza e della creatività degli Stati Uniti. Oggi ha un deficit di bilancio miliardario e un governo ridotto alla paralisi. L’ottava economia del mondo è in ginocchio
I diritti degli omosessuali e la difesa dell’ambiente, il buddismo zen e Allen Ginsberg, Hollywood e la Silicon valley. La California vista da Rebecca Solnit
Culturista, star di Hollywood, governatore. Arnold Schwarzenegger ha passato la vita a rincorrere le sue ambizioni. Ma presto dovrà gettare la spugna
Il sistema politico californiano non è riuscito a far fronte alla recessione. La paralisi dello stato potrebbe prefigurare una crisi nazionale, scrive Paul Krugman
Crollano i socialisti, crescono i populisti e tiene la destra. Il parlamento di Strasburgo sarà dominato da un blocco conservatore. Il voto degli europei, paese per paese, e i commenti sull’Italia
Il 6 maggio per la prima volta tre navi italiane hanno riportato in Libia dei migranti soccorsi in mare. Due giornalisti di Paris Match erano a bordo del guardacoste Bovienzo
L’indecisione del governo e il sostegno dei servizi segreti hanno rafforzato i taliban, scrive Ahmed Rashid. Adesso il Pakistan rischia di cadere in uno stato di anarchia permanente
Con la globalizzazione rischiano di sparire molte lingue nei paesi in via di sviluppo. Alcune resistono grazie a internet, ma il processo è inarrestabile
Nel nord della Somalia c’è ancora un posto vivibile: è il Somaliland, indipendente dal 1991. Ma senza il riconoscimento internazionale, rischia di non farcela
Un lago grande come un mare, moschee colorate e pastori nelle loro iurte. E infine la catena montuosa del Tien Shan
È il direttore di The Art of Eating, rivista gastronomica di culto. Esempio di scrittura sobria e puntuale in un mondo dominato dagli chef superstar
Non è solo il governo che evita di parlare del 1989. Anche la gente di Pechino sembra più a suo agio quando distoglie lo sguardo da quella storia
Le foto di Vincent Fournier
Per chi come me ha meno di quarant’anni, l’Organizzazione degli stati americani (Oea) è solo la sigla di uno slogan ripetuto fino alla noia. Leggi
Per evitare di sgualcire i vestiti, il metodo migliore (anche se ha alcuni piccoli inconvenienti) è usare la tecnica “del pacchetto”. Leggi
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