In Cina, ai tempi della dinastia Tang, le persone istruite non usavano saluti convenzionali. Non dicevano “ciao, come va?” o “ci vediamo”, ma improvvisavano saluti fantasiosi, componendo poesie per l’occasione. Per esempio: “Il tuo viso è particolarmente luminoso oggi. Aspetti di vedere una nuvola portafortuna?”. Oppure: “Mi crogiolerò nella tua gloria più tardi. Nel frattempo, ti auguro di trovare una frizzante miscela di eleganza e malizia”. Mi piacerebbe vederti fare qualcosa di simile, Bilancia. È il momento giusto per alzare i tuoi rapporti di un’ottava. Cerca di dare e chiedere di più ai tuoi collaboratori.