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La verità sta in cielo
Di Roberto Faenza
Con Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano. Italia, 2016, 94’

La verità sta in cielo e il cielo è ovunque e da nessuna parte. È questa la traccia narrativa della ricostruzione cinematografica della sparizione di Emanuela Orlandi, diventato un caso nazionale nonostante il dolore privato dei suoi familiari. Un percorso cinematografico abbastanza riuscito, anche quando rischia di essere eccessivamente didascalico, forse per evitare quello che sarebbe un campo minato, irto di allusioni e doppi significati. Faenza sa raccontare e ci coinvolge in un caso di cronaca che merita di essere raccontato. Spesso lascia dei quesiti aperti abbandonando lo spettatore in quel groviglio che lega la politica e la chiesa, lo Ior, la mafia e la banda della Magliana.

Questo film, a metà tra documentario e fiction, riesce a dominare il confine tra informazione, finzione e realtà. Anche grazie a un cast di bravi attori aggiunge qualcosa di personale ai numerosi dettagli di cronaca della vicenda. La staticità delle scene e il carattere didattico sono compensati dai continui flashback e dai tempi rapidi. Sarebbe stato bello seguire anche alcune piste emotive e non necessariamente d’indagine giornalistica che avrebbero aggiunto aspetti nuovi a questa storia. La verità sta in cielo ma non sempre basta solo alzare lo sguardo.

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