Il Singha Durbar, la principale sede del governo nepalese, brucia. Diversi edifici, tra cui il parlamento, negozi e abitazioni sono stati incendiati durante le proteste contro la corruzione e i privilegi dell’élite e contro la decisione del governo di vietare 26 piattaforme di social media. Le forze di sicurezza hanno sparato sui manifestanti uccidendo almeno 22 persone. Il 10 settembre a Kathmandu è tornata la calma dopo le dimissioni del primo ministro e l’imposizione del coprifuoco.
In fiamme
9 settembre 2025
Distruzione totale
5 settembre 2025
La torre Mushtaha colpita da un bombardamento israeliano nella città di Gaza. L’edificio di dodici piani, dove vivevano decine di famiglie, era un punto di riferimento nel quartiere di Al Rimal, uno dei più importanti della città. L’esercito israeliano ha affermato, senza fornire prove, che era usato da Hamas per sorvegliare l’area. Israele continua a bombardare Gaza, in vista di un’offensiva di terra per prendere il controllo totale della città. I palestinesi che attualmente ci abitano – circa un milione di persone – hanno ricevuto l’ordine di andarsene e spostarsi verso il sud della Striscia.
Farsi sentire
6 settembre 2025
Il Leoncavallo non è morto e intende “andare avanti”. Questo il messaggio del corteo con decine di migliaia di persone che il 6 settembre ha percorso il centro di Milano. In tanti hanno risposto all’appello lanciato dagli attivisti dopo lo sgombero del 21 agosto voluto dal governo Meloni. Il centro sociale è stato per cinquant’anni un importante luogo d’aggregazione sociale e culturale. È stata una manifestazione “partecipata” ed “eterogenea”, come sperava Marina Boer, 74 anni, presidente dell’Associazione delle mamme antifasciste del Leoncavallo.
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