Fernández Mallo è uno dei principali scrittori sperimentali spagnoli. Il libro di tutti gli amori immagina ciò che resta dell’amore in un mondo post-apocalittico. Due amanti, sopravvissuti al “grande blackout”, analizzano le diverse forme del sentimento. Come di consueto, Mallo parte da un fatto o da un’osservazione, per esempio, i bambini che non credono più all’esistenza di Babbo Natale, per affermare che tutti i misteri derivano da un linguaggio cifrato (sono le parole, infatti, a rendere credibile Babbo Natale). Da qui deduce che il linguaggio dell’amato sia l’unico codice impossibile da decifrare. Le argomentazioni sono spesso ingegnose, anche se le conclusioni talvolta risultano un po’ forzate. Più riuscita è la parte ambientata prima dell’apocalisse, a Venezia, dove una scrittrice e un professore di latino in pensione vanno a vivere e a lavorare. Qui il senso di minaccia e una malinconica tensione sono resi in modo magistrale dalla prosa cupa e intensa di Mallo.
Michael Cronin, The Irish Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1639 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati