20 maggio 2018 13:33
  • Un terzo delle aree protette nel mondo sono soggette a una pressione antropica intensa.
  • È stato osservato un aumento della concentrazione di un gas responsabile della distruzione dell’ozono dell’atmosfera. La produzione di cfc11 è stata proibita dal protocollo di Montréal, creato per combattere il buco dell’ozono.
  • Potrebbe essere stata osservata una traccia della formazione di stelle avvenuta appena 250 milioni di anni dopo il big bang.
  • La coltivazione del riso nell’Asia sudorientale potrebbe essere stata introdotta da agricoltori provenienti dalla Cina meridionale.
  • Potrebbe essere stata individuata una spiegazione della sindrome dell’ovaio policistico, una causa relativamente comune di infertilità nella donna. Il problema potrebbe essere dovuto a uno squilibrio ormonale durante lo sviluppo del feto.
  • Grazie ai dati della sonda Galileo, è stata confermata l’emissione di geyser d’acqua da Europa, il satellite di Giove. I pennacchi erano già stati osservati dal telescopio spaziale Hubble.
  • Il ghiaccio della Groenlandia conserva traccia degli eventi storici dell’antichità, come la crisi delle attività minerarie dovute alla peste antonina durante l’impero romano.
  • Alcune specie di lucertole della Nuova Guinea hanno il sangue verde. Secondo uno studio, la caratteristica si è evoluta quattro volte, in modo indipendente.
  • Per la prima volta la Cina ha lanciato nello spazio un razzo sviluppato da una società privata, la OneSpace.
  • Secondo un rapporto Onu, nel 2050 gli abitanti delle città saranno circa 2,5 miliardi in più. India, Cina e Nigeria rappresenteranno il 35 per cento della nuova popolazione urbana.
  • Nella Repubblica Democratica del Congo sono stati registrati 44 casi di infezione da ebola. Uno dei casi è avvenuto nella città di Mbandaka, un evento preoccupante secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.
  • Potrebbe essere stata trasferita una forma di memoria tra due molluschi Aplysia tramite la condivisione di molecole di rna.
  • Negli uomini il lavoro manuale è associato a un maggiore rischio di morte prematura rispetto a chi ha un lavoro sedentario.

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