Un campo di _Muhlenbergia capillaris _in un parco di Hanam, a est di Seoul. Dopo cinque giorni consecutivi in cui il numero dei positivi al nuovo coronavirus è rimasto inferiore a cento, il 12 ottobre le autorità hanno tolto l’obbligo del distanziamento sociale e allentato altre misure per contenere i contagi. Dal 13 ottobre però è obbligatorio indossare la mascherina negli spazi pubblici, negli ospedali, nelle case di cura, alle manifestazioni e sui mezzi pubblici.

Una classe al primo giorno di scuola, in quello che resta dell’aula dopo anni di combattimenti tra le forze governative e i ribelli sciiti huthi. La scuola di Al Wehdah, che si trova in mezzo a un campo minato parzialmente ripulito per consentire il ritorno degli studenti, è stata colpita da un attacco aereo nel 2016. Secondo le Nazioni Unite, due milioni di bambini yemeniti, su un totale di sette milioni, non vanno a scuola. Più di 2.500 edifici scolastici sono inagibili: due terzi sono stati danneggiati nel conflitto che va avanti da più di cinque anni, mentre gli altri sono usati come caserme o rifugi per gli sfollati, o hanno chiuso per mancanza di risorse.

I lavoratori del mondo dello spettacolo e degli eventi culturali hanno protestato a Milano portando in piazza Duomo cinquecento bauli vuoti, che di solito sono usati per trasportare la strumentazione per allestire i palchi. I manifestanti hanno denunciato la crisi che il settore sta attraversando in seguito alla pandemia e hanno chiesto al governo maggiori tutele. In Italia molti eventi di piccole e grandi dimensioni sono stati costretti a fermarsi, mettendo a rischio il futuro di circa 570mila persone.