Un gruppo di migranti guada il fiume Chucunaque dopo aver camminato a piedi per giorni nel cosiddetto Tapón del Darién (tappo del Darién), al confine tra la Colombia e Panamá. La regione, una distesa di circa 25mila chilometri quadrati di foreste pluviali, montagne e paludi, è considerata una delle più pericolose del mondo. Ogni anno migliaia di migranti provenienti da Africa, Caraibi, Asia e Medio Oriente provano ad attraversarla nella speranza di raggiungere gli Stati Uniti.
Lungo il fiume
Il risveglio dell’Etna
Nel cratere di sudest dell’Etna c’è stata un’eruzione esplosiva, con fontane di lava incandescente alte centinaia di metri e una colata che è scesa lungo la fiancata occidentale della valle del Bove, fino a quota 1.700 metri, senza minacciare i centri abitati. Il vulcano ha proiettato in cielo una grande nube di cenere, che il vento ha spinto verso sud. Il giorno dopo le strade di Catania e di altre località della zona erano ricoperte di cenere. All’aeroporto di Catania alcuni voli sono stati cancellati.
Salvare il raccolto
Uno sciame di locuste a Meru, nel Kenya centrale. Nel 2020 il Corno d’Africa è stato colpito dalla peggior invasione di locuste degli ultimi settant’anni. Per contenerla la Fao, in collaborazione con organizzazioni e aziende private keniane, ha messo in atto un sistema di sorveglianza e prevenzione che sta permettendo di tenere sotto controllo gli sciami e di salvare i raccolti. L’anno scorso la proliferazione di questi insetti ha privato dei mezzi di sussistenza 2,5 milioni di abitanti dell’Africa orientale.
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