05 giugno 2018 16:19

Dall’8 al 10 giugno torna Fotoleggendo, il festival di fotografia che si svolge in vari spazi del quartiere Ostiense di Roma.

Negli ultimi anni l’idea tradizionale di fotografia è stata messa in discussione dall’uso degli smartphone: diventando di fatto accessibile a tutti, il linguaggio fotografico si è arricchito di controversie, complessità, che l’hanno reso un oggetto in costante mutazione, sempre più lontano da una concezione tradizionale. Nei lavori presentati nella rassegna, le sfide e le sperimentazioni legate alle nuove tecnologie vanno di pari passo al racconto dell’attualità e della memoria, intesa come ricostruzione di storie familiari.

Tra i progetti selezionati c’è Traces di Weronika Gęsicka, premiato negli ultimi anni con diversi riconoscimenti. L’artista polacca, con una formazione da grafica, ha trovato l’ispirazione nei mercatini dell’usato, dove ha acquistato foto vintage provenienti da banche d’immagini statunitensi degli anni cinquanta e sessanta. Sono immagini che ritraggono scene di vita quotidiana, ricordi di vacanze, ma che attraverso la manipolazione di Gęsicka diventano parte di una dimensione sospesa tra realtà e finzione. Il suo intervento crea dei collage surreali e poco rassicuranti, che mettono in discussione la tipica concezione della famiglia ideale e della felicità.

La famiglia ricorre anche nel progetto ideato e curato da Valentina Sestieri, che ha scelto alcune delle foto scattate dal padre Lorenzo alla madre Susanna tra gli anni settanta e primi anni del duemila: scatole di diapositive catalogate come “Susy in piscina”, “Susy con cappello”, “Susy nuda”. I due si sono incontrati nel 1964, in prima elementare, e si amano ancora. Susy nuda è un album di famiglia e la celebrazione di una lunga passione.

Oltre alle mostre, che rimarrano aperte nel mese di giugno secondo modalità diverse, durante il weekend di inaugurazione Fotoleggendo propone anche dibattiti, conferenze, letture portfolio e proiezioni.

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