20 luglio 2017 18:02

Il castello di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, ospita la mostra Tre scatti di Az dedicata al lavoro di Arturo Zavattini (1930), figlio dello scrittore e sceneggiatore Cesare Zavattini. Fotografo e direttore della fotografia, Zavattini cominciò a scattare su invito dell’antropologo Ernesto de Martino, che lo invitò a far parte della prima spedizione etnografica nel sud Italia.

Era il 1952. Da quel momento l’artista affiancò sempre la fotografia alla sua attività cinematografica. “La fotografia interessa a Zavattini come progetto culturale, come strumento democratico di scrittura, come veicolo di memoria, come mezzo di aggregazione civile”, spiegano i curatori della mostra.

Il percorso espositivo presenta quasi 180 immagini realizzate tra il 1950 e il 1960, suddivise in varie sezione. Viaggio in Lucania è dedicata al suo lavoro sul Mezzogiorno; mentre Viaggio in Italia si concentra sui lavori realizzati soprattutto tra Roma e Napoli; Viaggio in Thailandia comprende le immagini di Bangkok e della provincia di Phetchaburi.

Viaggio a Cuba presenta invece le immagini scattate nel 1960, poco dopo la rivoluzione castrista, soprattutto all’Avana e sul set del film Historias de la revolución di Tomás Gutierréz Alea, nella Sierra Maestra. Chiude la mostra la sezione Backstage, dove sono raccolte le immagini che documentano la partecipazione di Zavattini in diverse produzioni cinematografiche, soprattutto insieme al padre.

La mostra è inserita nell’ambito della Festa di cinema del reale a Specchia (Lecce) che durerà fino al 22 luglio 2017.

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